FAQ – Risposte alle domande più frequenti sulle auto elettriche

In breve

In questa pagina trovate alcune risposte alle domande e ai dubbi più frequenti di chi non ha avuto ancora modo di conoscere da vicino il mondo delle auto elettriche.

(Ultima revisione: 22/03/2021)

MHEV, HEV, PHEV, BEV. Sono solo alcune delle sigle che indicano tipologie di auto che in qualche modo sono associate ai motori elettrici. Ma non tutte le auto siglate dalle iniziali EV (electric vehicles) sono in realtà auto completamente elettriche. Molte si appoggiano principalmente sul motore termico (ICE), benzina o diesel, e usano la parte elettrica per altre funzioni ausiliarie. Come nel caso delle auto ibride plug-in (PHEV), che hanno il motore tradizionale e in più hanno anche un componente aggiuntivo a propulsione elettrica che permette di percorrere alcune decine di chilometri. Tutte queste auto non sono quindi a emissioni zero.
L’unica auto al 100% elettrica, poiché sprovvista di motore termico, e quindi l’unica elettrica a emissioni zero, è quella a batteria (BEV). Per approfondire vedi tabella comparativa con le sigle e le caratteristiche di ciascun tipo di auto.

Alcune auto, ad esempio le ibride, ricaricano la componente elettrica tramite il motore termico e quindi non si ricaricano tramite la rete dell’elettricità. Altre sono ibride plug-in, cioè ricaricano la parte elettrica collegandosi alla rete elettrica. Che un’auto sia plug-in non significa che non abbia il tradizionale motore a combustione interna (ICE). Anche da questo punto di vista, l’unica auto elettrica senza motore termico, e quindi l’unica elettrica a emissioni zero, è quella a batteria (BEV). Per approfondire vedi tabella comparativa con le sigle e le caratteristiche di ciascun tipo di auto.

La prima cosa che colpisce viaggiando su un’auto elettrica, soprattutto alle basse e medie velocità, è la silenziosità e l’assenza di vibrazioni provenienti dal motore. La guida è molto rilassante, eventualmente con il solo pedale dell’acceleratore, che permette oltretutto di sfruttare la frenata rigenerativa per recuperare energia in frenata.
Un altro aspetto che avvantaggia le auto elettriche è l’aumento di spazio a disposizione dei passeggeri. Nelle auto elettriche parte dello spazio non viene più sottratto dall’albero di trasmissione e nemmeno dal motore. I bagagliai a disposizione possono quindi essere due, quello posteriore e uno più piccolo anteriore.

Le auto elettriche sono per definizione più sicure delle auto tradizionali. Il pacco batterie è collocato in basso, sul pianale, e quindi si ha un baricentro basso,  che favorisce la tenuta di strada e rende più difficile il ribaltamento a seguito di urti laterali. Manca anche il motore anteriore, che negli incidenti frontali gravi entra pericolosamente nell’abitacolo.

Tutte le macchine possono incendiarsi, ma nel caso delle auto a batteria l’autocombustione è meno frequente, il fuoco si sviluppa molto lentamente e l’auto non è soggetta ad esplosioni improvvise dovute alla presenza di carburante nel serbatoio.

La guida assistita tramite gli ADAS (sistemi elettronici di assistenza alla guida), sono sempre più presenti su molte auto ma sono particolarmente tipici delle auto elettriche in quanto queste sono o saranno sempre più controllate da sistemi software evoluti e sempre più prossimi alla guida autonoma (FSD).

Chi non conosce il mondo delle auto elettriche potrebbe pensare che queste non raggiungano le prestazioni delle auto con motore termico. In realtà le auto elettriche forniscono generalmente prestazioni elevate nelle rispettive categorie. Grazie alla capacità dei motori elettrici di raggiungere coppie molto elevate e istantanee, l’accelerazione può essere immediata e impressionante. Succede quindi che le auto elettriche offrano prestazioni anche superiori a quelle delle supercar tradizionali.

Nelle elettriche la conversione dell’energia è superiore al 90% mentre nel caso delle automobili termiche è intorno al 30%, tutto il resto dell’energia viene perso. Inoltre le auto elettriche quando sono ferme non consumano energia per tenere in movimento il motore, come invece avviene per le auto tradizionali.

Possiamo comprendere quanta autonomia e percorrenza ci permette in media un determinato modello di auto dividendo la capacità del pacco batterie per il consumo  in kW necessario per percorrere 100 km.

Ad esempio con un’auto che ha batterie dalla capacità di 60 kWh, consumando 15 kWh per cento chilometri otteniamo una percorrenza teorica massima di 400 chilometri (60 : 15 = 4 che moltiplicati per 100 danno una percorrenza di 400 chilometri). Naturalmente non useremo una batteria carica al 100% fino a scaricarla completamente.

Inoltre sull’autonomia influiscono numerosi fattori, come ad esempio la velocità di percorrenza, lo stile di guida, la temperatura esterna, l’uso dell’aria condizionata. L’aerodinamica dell’auto influisce molto perché la resistenza aumenta con il crescere della velocità. Quindi anche il vento a favore o contrario può influire sui consumi.

Le auto elettriche forniscono in tempo reale tutte le informazioni stimate di autonomia, percorrenza, ricarica e in generale di pianificazione del viaggio.

La "range anxiety", l’ansia da autonomia che può colpire i guidatori di auto elettriche, sarà con il passare del tempo sempre meno giustificata, soprattutto grazie alla disponibilità di punti di ricarica sempre più numerosi nel territorio.

Tesla ha una rete dedicata che permette ricariche molto veloci. Per le altre case automobilistiche si richiede, almeno per il momento, una attenta pianificazione dei viaggi lunghi.

Per capire quanto tempo occorre per caricare le batterie di un’auto elettrica occorre dividere la capacità delle batterie per la potenza della carica.

Ad esempio per ricaricare completamente un’auto che ha batterie con capacità di 46 kWh utilizzando l’impianto elettrico di casa da 2,3 kW occorreranno 20 ore (46:2,3=20).

Oppure per ricaricare completamente un’auto che ha batterie con capacità di 75 kWh, sempre utilizzando l’impianto elettrico di casa da 2,3 kW occorreranno poco più di 32 ore (75:2,3=32,6).

Naturalmente avendo a disposizione un impianto di ricarica più potente i tempi di ricarica richiesti, in base alla velocità di ricarica permessa dall’auto, saranno più brevi.

Prendendo ad esempio la Tesla Model 3, che ha appunto batterie con capacità di 75 kWh, come detto potremo ricaricare l’auto utilizzando un impianto da 2,3 kW in 32,6 ore (75:2,3=32,6). Vediamo varie possibilità di ottenere la ricarica completa, sempre per un’auto dotata di batterie con capacità di 75 kWh come la Tesla Model 3:

impianto da 2,3 kW ricarica completa in circa 32 ore (75:2,3=32,6)

impianto da 7,4 kW ricarica completa in circa 10 ore (75:7,4=10,1)

impianto da 11 kW ricarica completa in meno di 7 ore (75:11=6,8)

impianto da 250 kW ricarica completa in circa 20 minuti (75:250=0,3)

Questi tempi sono variabili, in quanto la ricarica oltre l’80% avviene più lentamente.

I costi per 1 kWh sono variabili. Attualmente oscillano tra 0,25-0,80 euro. Dipende da dove facciamo la ricarica, se la facciamo a casa, da una colonnina pubblica o presso il luogo di lavoro.

Facciamo alcuni esempi, sempre con un’auto elettrica dotata di una batteria da 75 kWh come la Tesla Model 3, tenendo sempre presente che in realtà non si esegue mai una ricarica completa da 0% a 100% e che al costo per kW vanno aggiunti altri costi accessori in bolletta.

Con la ricarica da casa, la ricarica completa di una batteria da 75 kWh al costo di 0,25 € per kW viene a costare 18,75 euro (75x0,25). Se invece effettuiamo una ricarica dal 20% all’80%, quindi per un totale del 60% di ricarica, spenderemo 11,25 euro (75x0,25x0,60).

I costi di ricarica dalle colonnine pubbliche possono variare sensibilmente da un fornitore all'altro. In generale si spende di più rispetto alla ricarica casalinga, fino a 0,80 euro per kW.

La ricarica completa di una batteria da 75 kWh al costo di 0,40 € per kW viene a costare 30 euro (75x0,40). Se invece effettuiamo una ricarica dal 20% all’80%, quindi per un totale del 60% di ricarica, spenderemo 18 euro (75x0,40x0,60).

Esistono tuttavia molte offerte, pacchetti a consumo o in abbonamento. In passato Tesla ha dato per i suoi primi modelli le ricariche gratuite a vita presso la sua rete di supercharger.

Le auto elettriche sono più affidabili delle auto con motore termico poiché hanno motori elettromagnetici molto meno complessi. Insomma niente più migliaia di parti in movimento, filtri, liquidi, valvole, candele, cinghie, continui tagliandi. Questo comporta una drastica riduzione del rischio di guasti e dei costi di manutenzione.

Grazie alla frenata rigenerativa che permette di recuperare energia in frenata, i dischi e le pastiglie durano molto più a lungo rispetto alle auto con motore termico.

Se l’auto è dotata di due motori, uno anteriore e uno posteriore che agiscono sulle quattro ruote, in caso di guasto di uno dei motori si può continuare ad utilizzare l’auto sfruttando un solo motore e la trazione su due ruote motrici.

Per favorire la durata delle batterie è buona norma tenere sempre il livello di carica tra il 20% e l’80%. Riguardo le aspettative di durata si calcola che mediamente la capacità del pacco batterie dovrebbe diminuire di circa l’1% ogni 10.000 km. Un’auto con una percorrenza di 160.000 chilometri dovrebbe avere quindi una capacità intorno all’85%. Calcolando una percorrenza media di 20.000 km all’anno, le case automobilistiche si stanno orientando verso una garanzia di 8 anni o 160.000 chilometri prevedendo un decadimento massimo del 30%, oltre il quale interverrebbe la sostituzione delle batterie in garanzia.

Le garanzie sono quindi tendenzialmente più estese di quelle delle auto con motore termico. 

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